Il giornalismo video tra Tg e video-inchieste

Come si utilizza una telecamera? Che cos’è il time code? Quando è utile aprire il diaframma e quando non lasciare la macchina in automatico? 

La prima giornata dell’ottavo weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication è stato un viaggio appassionato nel mondo del giornalismo televisivo e delle tecniche di montaggio.

Grazie alla preziosa esperienza di Emanuela Impieri, abbiamo avuto modo di imparare i trucchi del mestiere di videoreporter e le funzioni dettagliate di una telecamera, professionale o meno che sia. La sede, per eccellenza, è stata quella della Redazione di Retesole.

«La prima cosa che vi insegnerò – ha esordito Emanuela – è quella di capire come si tiene una telecamera: gomiti chiusi, mano destra sotto e massima stabilità. Poi passeremo a tutte le icone che compaiono sullo schermo LCD».

Autonomia della batteria, stand by o rec, time code e formato del video. Passo dopo passo, Emanuela ci ha mostrato il mondo delle inquadrature, l’utilizzo del diaframma (visibile con una F) a seconda se ci si trova in uno spazio chiuso o all’aperto, la messa a fuoco, lo zoom.

«Discorso a parte per la temperatura/colore – ha continuato – per cui vi consiglio sempre di zoomare su un foglio bianco e poi schiacciare il pulsante AWB».

Come realizzare un TG

«Innanzitutto, in un telegiornale, esiste una rigorosa gerarchia che ha come vertice l’editore, puro o impuro che sia, e come base il project work». Marco Finelli, direttore di Retesole, ci ha condotti nella vera e propria fucina di produzione di un Tg. Dalla stesura di un pezzo televisivo alla ricerca del “lancio” adatto ed efficace, dalla simulata riunione di redazione allo speech di un pezzo, abbiamo avuto la possibilità di metterci alla prova con esempi pratici ed esercitazioni. «Adesso vi daremo un comunicato stampa su un fatto di cronaca realmente avvenuto. Leggetelo bene e poi confezionate un servizio televisivo da inserire nel vostro Telegiornale. Una volta scritto, passeremo allo speech e infine al montaggio».

Come spiegato da Finelli, solitamente un redattore propone un argomento al caposervizio o al caporedattore che poi lo sottopone al direttore editoriale che, se valido, lo approva inserendolo nella scaletta del Tg.

Come realizzare un’inchiesta “in economia”

La seconda giornata dell’ottavo weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo ci ha introdotti nel mondo del giornalismo d’inchiesta televisiva. Docente doc, per l’occasione, il giornalista di Quarto Grado Simone Toscano.

«Per fare una buona inchiesta giornalistica non servono grandissime strumentazioni. Basta avere un’idea buona, un obiettivo e tanta voglia di scoprire la verità».

Attraverso esempi e la visione di alcune inchieste condotte negli ultimi anni, abbiamo avuto la possibilità di capire i meccanismi che si nascondono dietro un lavoro di questo tipo, dalla raccolta delle informazioni alle interviste che è possibile realizzare, alle vox ed infine al montaggio vero e proprio.

«Esistono tanti programmini di montaggio – ha specificato Toscano – che vi permettono, anche con una conoscenza non specifica, di realizzare video-inchieste efficaci. Anche per le riprese, non è necessario possedere grandi strumenti, bastano telecamerine, in alcuni casi anche nascoste».

Un ruolo fondamentale è costituito dalle immagini. «Ricordate che avrete sempre bisogno di coprire i servizi con immagini adatte. Per cui, se parlate del cibo vegan, ricordate che vi serviranno immagini che riprendono cibi, ristoranti, menù vegani. Poi vi serviranno delle interviste, ad esempio di persone che seguono una dieta vegan».

Una volta raccolto il materiale, ha ancora spiegato Toscani, potrete allora scansionarlo, segnare le interviste utili, scrivere il vostro pezzo (tenendo ben presente tempi e minutaggio) e poi montare tutto.

L’ottavo weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication si è concluso così, tra la simulazione di una vera e propria inchiesta sul cibo vegan e i consigli su come rendere “appetibili” video e immagini.


VERONICA CROCITTI
Giornalista di nera e giudiziaria, scrittrice, blogger. 
Nata nel freddo Nord, vive nella terra delle belle arance e dei mandorli in fiore da più di vent’anni. Siciliana nel cuore, ama viaggiare e scrivere. Ventisette anni, due lauree, tre lingue sul cv, ha lavorato anche a Washington, Roma e Parigi.
Tra le più grandi passioni: satira, gatti e caffè.


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