Obiettivi
I segreti per parlare in pubblico e di fronte alle telecamere L’obiettivo è ambizioso: fare in modo che gli altri siano sempre d’accordo con noi. Può accadere in una riunione aziendale, in uno speech politico, in un’intervista o in una discussione universitaria, in tutte queste situazioni possedere sicurezza e capacità oratorie fa la differenza.
Ognuno di noi si trova, occasionalmente o per lavoro, nella necessità di dover affrontare un gruppo di persone per interessarle e convincerle. Il 76% delle persone non sa come comunicare. Di fronte a un pubblico molti sperimentano paura, ansietà e timidezza. Non sanno come muoversi, dove mettere le mani, sudano più del dovuto e talvolta la loro voce trema.

Da una ricerca dell’Istituto IRMAC condotta su un campione di professionisti tra i 35 e i 50 anni, emerge che l’87% degli intervistati, quando parla in pubblico, concentra la propria attenzione su “cosa” dire e non su “come” dirlo. Non usa quindi nessuna particolare tecnica di comunicazione. Il 76% si dichiara insoddisfatto dei discorsi sostenuti e afferma di non raggiungere il proprio obiettivo.
Comunicare al meglio le proprie idee, sentirsi a proprio agio durante una riunione o una conferenza, entrare in sintonia con gli altri, non sono doti innate. Sono doti che si apprendono. Smetti di non-comunicare: è dannoso per te e per l’immagine della tua azienda.
Principali temi del programma
- Costruire discorsi convincenti
- Essere carismatici e sicuri di fronte a un pubblico
- Utilizzare il linguaggio di influenza e persuasione
- Conoscere le dinamiche di metacomunicazione
- Comprendere il linguaggio non verbale
- Gestire lo stress da pubblico e rispondere alle domande difficili
- Usare metafore, icebreakers, humour nelle presentazioni √ Utilizzare tecniche di coinvolgimento nelle riunioni di lavoro
“Il master di Eidos in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo è stato altamente formativo. Ho potuto conoscere ed apprezzare note personalità del giornalismo italiano che hanno contribuito non poco a migliorare la mia preparazione. Le lezioni, dense in particolare di prove scritte,sono state importantissime. Ho fatto molta pratica (all’Università non esiste neanche la parola!) ed ho conosciuto e sperimentato nuovi metodi di scrittura, di dizione, di impaginazione etc. Rifarei il master e lo consiglierei a chiunque volesse intraprendere la strada del giornalismo (o migliorare il proprio livello di conoscenza) anche per gli ottimi stage, che la scuola cerca di assegnare secondo il settore prescelto.”