Tra cronaca giudiziaria e ufficio stampa | #MasterGiornalismoEidos Weekend 2

Entriamo nel vivo del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo: con Flavio Haver, capo servizio del Corriere della Sera e Nicola Bonaccini, consulente politico e media trainer, scopriamo come scrivere un articolo di cronaca e come veicolare una notizia attraverso il lavoro di Ufficio Stampa.

di LISA HALFON

Inizia il secondo week-end del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo e la lezione di oggi è tenuta da Flavio Haver, capo servizio della giudiziaria al Corriere della Sera.

Scrivere un articolo di cronaca

Haver inizia col ricordarci l’importanza di scrivere in virtù del nostro mezzo di comunicazione. E anche se i linguaggi cambiano a seconda del supporto di riferimento, l’obiettivo del bravo giornalista rimane sempre lo stesso: far circolare la notizia in rete prima degli altri colleghi.

Il Lead o cappello, è la base di un articolo ben scritto, in cui dovrà risaltare il senso dell’evento raccontato. In altre parole, il lead è l’estratto, la sintesi del pezzo in cui viene raccontata la storia mostrandone lo scenario.

Per un bravo giornalista saper scrivere secondo il tipo di notizia fa la differenza: nel pezzo di cronaca è necessario che i fatti siano presentati così per come sono; e a volte anche in maniera brutale. Il giornalista lavora in questo modo, presentando i fatti come se egli fosse stato lì davanti. E se è vero che ogni giornalista è prima di tutto un attento lettore, allora egli dovrà essere profondamente attratto dal suo articolo. Deve essere curioso e diventare protagonista di ciò che accade, senza però dimenticarsi del rapporto con le sue fonti d’informazione, verso cui nutre un senso di fedeltà primaria. Solitamente sono le fonti a porre nelle mani del giornalista la notizia che potrebbe esser nella prima pagina del quotidiano!

«Utilizzare la forma verbale del presente per scrivere un articolo di cronaca è un’ottima scelta, ma in casi di forza maggiore va bene anche il presente storico. Il motivo è semplice: il lettore percepirà l’attualità della notizia e la sua rilevanza del momento.» 

Parola di Flavio Haver

Teorie e tecniche di ufficio stampa

L’8 Marzo noi donne del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication non ci pensiamo nemmeno a ricevere la mimosa dal moroso, perchè preferiamo sentire cosa ci dirà Nicola Bonaccini, oggi consulente politico di successo e con alle spalle un’esperienza decennale nella progettazione e gestione di campagne di comunicazione per enti pubblici, privati e no profit.

Oggi si parla di teorie e tecniche di ufficio stampa.

Un aspirante addetto stampa deve prima di tutto trovare idee per le notizie che vorrebbe comunicare, per diffonderle poi sui media digitali.

Occorre fare anche una ricerca mirata delle parole chiave maggiormente usate nel web, poiché l’obiettivo è creare un movimento di condivisione intorno all’informazione che si vuol veicolare.

Prima di poter scrivere qualcosa è fondamentale avere chiaro l’obiettivo da raggiungere.

Esempi validi sono l’individuazione dei bisogni primari dell’azienda o del singolo professionista che richiede i servizi dell’ufficio stampa, o della cosiddetta “fine della storia” del romanzo di vita di un personaggio pubblico per cui la nostra notizia farà da supporto a una specifica presentazione personale. L’attenzione ai dettagli e lo studio dell’obiettivo sono basilari per avere buoni risultati durante il progetto, e fanno poi la differenza nel risultato finale di ciò che si lascia al nostro cliente.

Una volta individuato l’obiettivo si passa alla strategia, ovvero la “mappa” del percorso e l’insieme di tattiche utilizzate nel corso della stesura dell’indice del nostro romanzo.

E, infine, il terzo punto da seguire sono le tattiche: le azioni vere e proprie che, se condotte e gestite in maniera ottimale, conducono alla stesura finale del romanzo e alla vendita di milioni di copie, con un riconoscimento professionale.

L’addetto stampa ha il compito di sensibilizzare il giornalista, a cui manderà la cartella stampa con degli articoli già “pronti per l’uso”. Potrà scegliere fonti calde (contatti personali) e fredde (contatti reperiti mediante l’agenda del giornalista o mailing-list offerte da servizi partner). Ricordiamo che la cartella stampa è sempre un documento di lavoro e il suo scopo è far sì che il tuo articolo possa esser selezionato dal giornalista e far poi parlare di sé sui giornali. La visibilità del comunicato stampa aumenta con la presenza di virgolettati, foto e video. L’evento di rilievo mette in luce anche i possibili ruoli chiave dei relatori presenti.

Al termine della lezione di Bonaccini siamo pieni di curiosità e carica per iniziare la nuova settimana di stage e di scrittura giornalistica nelle diverse redazioni partner di Eidos Communication.


Non perderti neanche un weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo: