Come realizzare un telegiornale dalla A alla Z | #MasterGiornalismoEidos Weekend 8

Ottavo appuntamento con il Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo. In questo weekend le lezioni si sono spostate di nuovo presso la sede romana dell’emittente televisiva Retesole. Qui i nostri allievi si sono cimentati nella realizzazione di un intero telegiornale.

di LISA HALFON*

Siamo giunti all’ottavo appuntamento della 28esima edizione del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication! E nonostante la pioggia e il tempo variabile queste due giornate hanno ricevuto luminosità dallo staff di Rete Sole. Marco Finelli, caporedattore ed Emanuela Impieri ci hanno accompagnati alla scoperta delle tecniche di montaggio per i nostri servizi, facendoci vivere tutti i retroscena che definiscono il lavoro di una redazione giornalistica televisiva.

Come realizzare un editing video con Premiere

È sabato mattina, l’entusiasmo è alto e dopo essere scesa alla Metro Barberini e ammirato la splendida Via del Tritone ancora salva dalle file di turisti che si trovano nella storica Roma, arrivo alla sede centrale della Tv Retesole.  Insieme ai miei compagni di gruppo (precisamente il B) mi avvio per le scale del pittoresco palazzo d’epoca, quasi ipnotizzata dalla scaletta a chiocciola che nel momento in cui le mattonelle diventano sempre più piccine, ci fa capire la vicinanza della meta. Ci accoglie il sorriso di Emanuela Impieri, responsabile di Sala Montaggio, che con cipiglio e puntualità inizia a spiegarci il funzionamento e le potenzialità nascoste del programma Premiere.

Ci sono tre passaggi fondamentali da tenere a mente:

  • Il luogo in cui il file è salvato all’interno del pc
  • Il nome del progetto
  • Il formato con cui esso sarà creato

La Timeline è la barra di lavoro, che in gergo tecnico può essere denominata anche sequenza.

Il quadrato a sinistra è il contenitore di tutto il materiale a nostra disposizione: foto, musica, file.

I materiali possono essere direttamente scaricati lì attraverso un’operazione di ‘drag & drop’, per evitare il classico processo di richiamarli dalla cartella sul nostro desktop o nel download.

Via via le colonne presenti sulla Timeline aumenteranno, e prenderanno il nome di V1-V2-V3 e così via. Tutto richiama i video e le tracce audio con cui lavoreremo. Premiere è un programma abbastanza intuitivo, perché una volta selezionato il file su cui lavorare, le sue diverse tracce (audio e video) prenderanno magicamente il proprio posto nella sequenza. Iniziare a metterci mano per migliorarne la resa e renderle armoniche nel prodotto finale è ciò che ci aspetta. In più, qualora dovessimo accorgerci che siano presenti pause troppo lunghe – o respiri troppo ampi – durante il corso del nostro speech, basterà operare un piccolo taglio per eliminare il temuto difetto di ascolto.

Per esempio, premendo sul tasto ‘C’ il mouse prenderà magicamente la forma di un taglierino che permetterà quest’operazione chirurgica. Con i tasti ‘Control+Z’ sarà possibile cancellare i dati fatti.

Se vogliamo che il taglio sia ancora più preciso basta fare uno zoom all’interno della traccia mediante Control +A . Premiere permette di ingrandirla fino a 25 fotogrammi al secondo.

Mica male, penso fra me e me:-)

Se vogliamo cancellare la traccia audio da quella video basterà cliccare su ciò che non ci interessa, premendo poi il tasto ‘Canc’. Comunque basta sapere che nella Timeline, avrà sempre la precedenza la traccia audio a partire dall’alto. Questa è la regola aurea a cui ci si deve riferire nel momento in cui ci troveremo a tu per tu con questo mitico programma. Certo, se è vero che (per quanto riguarda la traccia audio) chi avrà la meglio sarà ciò che si trova nella parte superiore della sequenza, ciò non significa che anche la traccia in posizione secondaria non debba aver alcun credito. Essa si sente comunque. Ricordiamocelo:-) La linea audio si può comunque abbassare, attraverso la creazione di dissolvenze (a loro volta regolate da specifiche chiavi).

Una volta fatto il “taglia e cuci” sul file grezzo, appariranno (poco sopra la barra grigia della Timeline) delle strisce orizzontali di colore giallo, quali indicatori delle modifiche apportate in vista del prodotto finale.

Mi guardo intorno mentre Emanuela Impieri ci spiega Premiere in modo chiaro e diretto, senza troppi giri di parole; che potrebbero solo confonderci le idee. E guardando i miei compagni, noto che la loro immaginazione sta entrando in azione. Fioccano così le loro domande che mirano a saperne sempre di più, e la curiosità anima le presenti/future possibilità di montare servizi perfetti.

Come si svolge una riunione di redazione

Dopo la nostra meritata pausa pranzo e una dolce spedizione al bar di Sant’Eustachio siamo carichi (anche grazie al loro caffè) per essere protagonisti nella riunione di redazione del nostro futuro Tg.

Siamo elettrizzati da ciò che ci sta per aspettare nelle prossime ore, e grazie all’insegnamento e alla guida di Marco Finelli, (caporedattore di Rete Sole) iniziamo a entrare nell’animo del lavoro di gruppo, e della progettazione – scritta e orale – dei nostri servizi. All’inizio, ma è solo per un attimo, fatichiamo un po’ a capire che la rapidità deve essere di casa in un telegiornale e i servizi devono essere pienamente coordinati secondo una scaletta. Anche per facilitare il lavoro del giornalista che dovrà condurre il Tg. Il nostro gruppo ha optato per la serietà e la sobrietà di Matteo Miceli. Sarà lui il “dominus” da ora in poi. Lui ne è entusiasta, e si offre subito di scrivere sulla clip chart i titoli che la nostra mente partorisce per il Tg.

Dopo molte variabili possibili, il nome vincitore è ‘G NEWS’. Inteso come il telegiornale di ampio respiro che offre l’informazione globale mediante servizi di qualità e rapida visione per gli utenti.

La nostra scaletta prevede servizi di politica, esteri, cronaca, ambiente e società, sport e approfondimenti culturali. Lavoriamo a coppie, e ci lasciamo pensando a come organizzare gli Stand up, le Vox Poluli e gli Speech per ogni servizio che animerà il nostro futuro telegiornale.

Realizzare un telegiornale

La Domenica, mentre i turisti prendono il loro tempo fra le vie di Roma, ancora assonnati e con lo sguardo perso fra i monumenti a cielo aperto e i magnifici palazzi delle vie del centro, io non vedo l’ora di iniziare a lavorare. Per arrivare a Rete Sole prendo la metro A e scendo alla centralissima fermata Barberini. Esco, respiro l’aria romana e rimango catturata da ogni singolo scorcio storico che vedo innanzi a me: Fontana Barberini, Via del tritone, Palazzo Chigi, la colonna di Marco Aurelio, Galleria Colonna, Via del corso… e ovviamente gli odori del caffè appena tostato ei croissant appena sfornati facilitano il dolce risveglio sensoriale.

Arrivata, i miei compagni sono pronti a mettere in pratica le idee partorite nel corso della serata. Devo dire che la conduttrice del gruppo A, Erminia Voccia, è davvero molto professionale. Capelli lunghi in perfetta piega, trucco naturale, sguardo tranquillo ma concentrato. Ineccepibile. Non vedo l’ora di vederla in opera, perché a breve tutti noi stiamo per coronare un piccolo grande sogno nel cassetto, che si sta (e stiamo attivamente) realizzando. Condurre un Tg all’interno di una Tv regionale, programmando le Vox Populi e i servizi che lo andranno ad animare. Stiamo lavorando insieme, in piena sinergia sulla scelta delle immagini di repertorio (senza tralasciare quanto fatto con la telecamera per le vie del Corso di Roma, raccogliendo opinioni sugli aspetti di attualità presenti nei servizi dei Tg).

Ogni punto sta per essere progettato con la massima attenzione. I titoli che il conduttore dovrà leggere e il contenuto dei nostri servizi prendono vita; progressivamente. Ci aiutiamo a vicenda e ognuno offre le proprie competenze a servizio dell’obiettivo finale, e del piacere di lavorare in squadra. Rete Sole diventa così una fabbrica di idee e di progettazione al dettaglio: fra persone che si spostano da un computer all’altro delle stanze di redazione, idee che zampillano in maniera estemporanea e fruttuosa, sussurri per la scelta dei titoli e delle immagini da inserire nella Timeline di Premiere come “macchie” da sfondo per i nostri Speech

Matteo, tipo sportivo ma sempre elegante, si è anche messo la cravatta per l’occasione:-) Erminia, come detto in anteprima, non è da meno, domani potrebbe anche condurre il Tg5! I tasti dei computer continuano a farsi sentire fino a che non arriva il momento della visione tanto attesa, guadagnata, e animata da tutta la nostra dedizione, passione e creatività: la visione dei due Tg

E ora, mettendo per un momento da parte la sfida che darà vita – nei prossimi giorni – alla gara di gradimento per i servizi presentati dai membri dei due gruppi, siamo tutti con lo sguardo fisso di fronte allo schermo. L’attesa è tanta, le aspettative la superano, ma la convinzione di aver dato il massimo ha la meglio su ogni cosa. Ci vediamo all’opera in un prodotto confezionato interamente da noi! Dall’A alla Z il nostro Tg è qui, ogni servizio non ha l’ombra di sbavature o errori di tono e ritmo. Siamo elettrizzati e ascoltiamo attenti le parole scelte dai colleghi, come le immagini delle Vox messe a punto in questi giorni; intensi e produttivi. Un sogno si corona, e con un sorriso che non accenna a sparire ci abbracciamo e ci scambiamo suggerimenti pratici.

Tutto quello che stiamo vivendo e imparando sta prendendo la forma di un’avventura di lavoro, più che un appuntamento fisso con la sola teoria. Siamo carichi, e non vediamo l’ora della prossima lezione!


(*) LISA HALFON  si è laureata in Filosofia per poi specializzarsi in Filosofie della Conoscenza: Scienza, Politica e Comunicazione presso l’università La Sapienza di Roma. Da sempre appassionata di multiculturalismo e pratiche della differenza, insegna filosofia e storia e come volontaria della Rete Scuole Migranti. Parla e scrive correntemente in inglese, francese, spagnolo, tedesco ed ebraico. Aspirante giornalista scientifico e membro di diverse associazioni partecipa a diverse iniziative socio-culturali per la cura e la tutela del territorio urbano. Si occupa di progetti in formazione linguistica e comunicazione, con particolare riguardo per la scrittura creativaNel suo blog ‘Green Lyrics’ considera varie tematiche, spaziando dall’etica alla politica sociale. 


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