Come realizzare un reportage d’inchiesta | #MasterGiornalismoEidos Weekend 3

Terzo appuntamento con il Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo. In aula, insieme alla classe #MasterGiornalismo28, c’è il giornalista d’inchiesta Franco Fracassi. Ovviamente, si parla di come realizzare un buon reportage d’inchiesta.

di LISA HALFON*

Il terzo appuntamento della 28esima edizione del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo Eidos Communication ha come protagonista Franco Fracassi, giornalista d’inchiesta e inviato speciale che negli anni ha potuto sviluppare lavori di reportage e d’inchiesta di livello.

Fracassi ci spiega come realizzare un reportage d’inchiesta: l’analisi della storia che si descrive deve essere accurata, per avere modo di andare sempre più a fondo. Bisogna portare il fruitore “dentro” le dinamiche al fine di comunicare l’idea, anche attraverso l’uso di immagini chiare e capaci di “parlar da sole”.

L’inchiesta per essere valida si deve basare su due postulati:

  1. Chiedersi il perché sia avvenuto proprio quel fatto;
  2.  Individuare e comprendere a 360° il contesto che lo permea. È il contesto a dare un senso particolare alla storia accaduta, e all’intera situazione d’analisi.

Per realizzare un servizio d’inchiesta è bene focalizzarsi su un argomento di cui si è a conoscenza, passando per un’accurata selezione (e controllo) delle fonti a disposizione. E poiché internet potrebbe anche presentare notizie verosimili e di veloce reperibilità – ma errate nella fattispecie – è necessario mostrare massima attenzione.

Con il procedere dello studio sull’argomento d’interesse s’inizierà a stilare una lista di persone che ne sanno più di altre: sono state citate, o magari che ne hanno scritto, commentando i fatti accaduti in più occasioni. Si deve prendere nota di ogni elemento che può tornare utile al proprio lavoro. Anche per decidere cosa raccontare. Un’opera di potatura del superfluo è necessaria per creare un’inchiesta efficace.

La scelta di alcune parole rispetto ad altre è di fondamentale importanza. Le parole hanno un senso preciso, e il destinatario dell’opera da noi creata ha un udito fino, e le pesa; per farsi un’idea.

Le parole devono essere scelte anche per creare dei colpi di scena, così come dei picchi di suspance che possano diventare anche attraenti elementi di contrasto lungo il corso della storia raccontata. L’attenzione del lettore o dello spettatore del reportage d’inchiesta deve essere continuamente ravvivata, altrimenti si rischia di perderlo per via delle tante informazioni o delle immagini in rapida successione. I piccoli dettagli fanno sempre la differenza, e dobbiamo tenerlo bene a mente!

Dopo la teoria si passa alla pratica: ci impegniamo in diverse esercitazioni scritte sull’assassinio di Robert Kennedy: seppur i media tentino di lasciar pensare che ciò sia opera di un giordano naturalizzatosi in America, la verità che trapela dal sottofondo è l’esistenza di un complotto

Inizia qui il nostro lavoro di analisi dei fatti, del contesto descrittoci da Franco Fracassi, delle parole, e soprattutto delle immagini che servono a trasmetterci immediatamente la complessità di un’inchiesta realizzata ad hoc.

Dopo il lavoro personale, il ticchettio di tasti, o semplicemente di penna sul quaderno si spinge a creare la sceneggiatura video di un articolo scritto.

Nel pomeriggio della seconda giornata lavoriamo insieme sui tempi e sulle immagini da “montare” nel reportage d’inchiesta sull’uccisione di R. Kennedy; l’aspirante presidente che avrebbe potuto cambiare la storia d’America.

Dal Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo anche per oggi è tutto.

Appuntamento al prossimo weekend! 🙂


(*) LISA HALFON  si è laureata in Filosofia per poi specializzarsi in Filosofie della Conoscenza: Scienza, Politica e Comunicazione presso l’università La Sapienza di Roma. Da sempre appassionata di multiculturalismo e pratiche della differenza, insegna filosofia e storia e come volontaria della Rete Scuole Migranti. Parla e scrive correntemente in inglese, francese, spagnolo, tedesco ed ebraico. Aspirante giornalista scientifico e membro di diverse associazioni partecipa a diverse iniziative socio-culturali per la cura e la tutela del territorio urbano. Si occupa di progetti in formazione linguistica e comunicazione, con particolare riguardo per la scrittura creativaNel suo blog ‘Green Lyrics’ considera varie tematiche, spaziando dall’etica alla politica sociale.


NON PERDERTI NEANCHE UN WEEKEND DEL MASTER IN GIORNALISMO E GIORNALISMO RADIOTELEVISIVO: