Diario di bordo – II Weekend del Master in Consulenza Politica e Marketing elettorale

È terminato anche il secondo weekend del Master in Consulenza Politica e Marketing Elettorale di Eidos Communication. La stanchezza è tanta, ma ancor di più la soddisfazione per due giorni di full immersion tra strategie di comunicazione politica e casi di campagne elettorali raccontate dagli stessi organizzatori.

I prof di questo weekend sono stati Nicola Bonaccini, media trainer, consulente politico e direttore didattico del Master, e Dino Amenduni, consulente politico dell’agenzia di comunicazione Proforma.

Tra sabato e domenica abbiamo affrontato diversi temi, dal ruolo del consulente politico all’organizzazione e la gestione delle campagne elettorali, con un focus particolare sulle strategie di comunicazione online.

La lezione è iniziata con una breve discussione sul ruolo della comunicazione oggi e come renderla efficace. Il problema è che siamo bombardati continuamente da messaggi e pubblicità che spesso non ci

interessano e che ormai non catturano più la nostra attenzione, passando solo e unicamente come rumore.

Per evitare questo dobbiamo risultare utili. La nuova frontiera della pubblicità è quella che vuole comunicare qualcosa che migliora la vita dei nostri destinatari! Quindi bisogna parlare di valori rivolgendosi direttamente

all’utente.

Inoltre abbiamo capito che è sempre più importante la dimensione artigianale e la volontà di non cercare di irrompere sulla scena con la forza. Bisogna essere presenti solo dove il destinatario del nostro messaggio

ci chiede di essere, non ovunque.

Il secondo focus di giornata, introdotto da Dino Amenduni, è stato sullo storytelling. La domanda che ci siamo posti è stata: “Perché utilizzare le storie?”

Soprattutto perché si appoggiano a uno schema narrativo facilmente comprensibile appreso sin da bambini. Ma bisogna rispettare alcune regole fondamentali dello storytelling:

  • Ci deve essere coerenza tra messaggio e biografia del candidato;

  • Chi parla deve essere credibile;

  • Il messaggio deve essere credibile.

Nel pomeriggio di sabato con Nicola Bonaccini abbiamo affrontato il tema della percezione del messaggio comunicato. Il concetto è quello di orientare la percezione.

“Non importa ciò che dici, importa sempre e soltanto quello che gli altri capiscono”

E quindi per modificare la percezione del messaggio, come ci dice la teoria della coerenza cognitiva, la soluzione è quella di:

1. Creare una crisi cognitiva, ovvero iniziare a innescare il meccanismo del bisogno facendo percepire una mancanza.

2. Fornire la soluzione per risolvere questa mancanza.

La giornata si è conclusa con lo studio di queste ed altre teorie alla base della comunicazione. Il giorno dopo con Dino Amenduni abbiamo analizzato nei minimi dettagli la costruzione della campagna elettorale 2014

di Antonio Decaro per diventare Sindaco di Bari.

Diversi gli spunti interessanti. Ad esempio sul fatto di definire il posizionamento del proprio candidato. È una fase fondamentale e bisogna farlo il prima possibile. E soprattutto prima del nostro avversario.

Un esempio è quello di Trump alle ultime elezioni presidenziali americane, in cui ha difeso fino alla fine il suo posizionamento, ovvero quello dell’uomo nuovo della politica, a costo di mettersi contro anche il suo

partito.

Nello stesso tempo è riuscito a posizionare come voleva la sua avversaria Hillary Clinton, citandola in ogni discorso come “Crooked Hillary”, ovvero Hillary l’imbrogliona. Posizionamento con cui è passata spesso sui

media.

Domenica pomeriggio, prima di lasciarci al prossimo appuntamento, abbiamo visto con Nicola Bonaccini il ruolo del consulente politico. In particolare sono tre gli step principali da fare prima dell’inizio di una

collaborazione con un politico.

I STEP

Dobbiamo innanzitutto considerare chi abbiamo davanti, la loro storia, i loro valori anche personali e il programma.

La prima fase fondamentale è quella di far rispondere il nostro cliente alla domanda: “Perché lei fa politica?”

II STEP

Conoscere i valori e il programma del nostro partito e della nostra organizzazione, in modo che siano coerenti e conciliabili con i nostri.

III STEP

Analizzare gli elettori: il target di riferimento a cui puntiamo. In particolare dobbiamo focalizzarci su come raggiungerli, studiando bene i media da loro utilizzati.

Oltre a questo vi deve essere ovviamente una conoscenza approfondita dei bisogni dell’elettore su cui far leva durante le diverse fasi della campagna elettorale.

Con gli step del buon consulente politico si è concluso il secondo weekend. Prossimo appunto per il 25 e 26 febbraio.